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MINDFULNESS
LA MINDFULNESS IN PSICOTERAPIA
"La miglior forma di terapia moderna è molto simile ad un processo di meditazione condivisa, dove terapeuta e paziente si siedono insieme, imparando a prestare profonda attenzione a quegli aspetti e dimensioni del sè che il paziente non è in grado di sentire come propri" Jack Kornield (1993, p.244).
La mindfulness può essere descritta come un modo di rapportarsi con l'esperienza che stiamo vivendo nel qui ed ora. Tale approccio che è partito dalla meditazione orientale si sta diffondendo un po' in ogni ambito trovando riconoscimento per l'apporto che può dare.
Anche in psicoterapia questa modalità sta prendendo piede in quanto è stato notato un cambiamento significativo nel modo di affrontare le situazioni di vita per chi utilizza questo modo di pensare e di sentire.
La mindfulness contiene in se tre elementi: la consapevolezza, l'attenzione ed il rammentare. La consapevolezza e l'attenzione riguardano la capacità di essere in contatto con se stessi e prestare attenzione ai cambiamenti che avvengono in noi, che cosa sentiamo e proviamo nei vari momenti. Il rammentare invece riguarda il ricordare di continuare a mantenere questa attenzione.
A ciò si aggiunge un ulteriore elemento, fondamentale anche in psicoterapia, che è l'accettazione, l'essere non giudicante su ciò sentiamo. Questo ci permette di accogliere le nostre sofferenze e le nostre difficoltà senza giudicarci ma con compassione.
In psicoterapia si cerca di portare il paziente sulla consapevolezza e sull'attenzione alle sensazioni interne, aiutandolo a rimanere sulla sofferenza, sulle sensazioni negative con attenzione e compassione.
Con la Minfulness, il paziente impara a stare sul corpo, sentire le proprie sensazioni aumentandone la consapevolezza e l'accettazione.
"Attraverso gli esercizi di mindfulness il paziente impara che i pensieri sono solo pensieri, le emozioni sono solo emozioni, i ricordi sono solo dei ricordi" (Dott.ssa Patrizia Vaccaro).
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